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MASSIMO SESTINI / 
Castello Carlo V di Lecce

2 luglio /

31 ottobre

Massimo Sestini | L'aria del tempo
a cura di Kunstschau


Giovedì 2 luglio 2020, nelle sale del Castello Carlo V di Lecce, si apre la mostra L’aria del tempo, personale di Massimo Sestini (Prato, 1963), considerato tra i più grandi interpreti della nuova fotografia del reportage, audace nella cattura di immagini estreme, colte sul punto di massimo acume espressivo e drammatico.


Il progetto espositivo, a cura di Kunstschau in collaborazione con RTI Theutra – Oasimed, presenta 40 fotografie di grande e medio formato che raccontano pezzi di storia del nostro Paese, attraverso punti di osservazione inediti e inaccessibili, come quelli espressi nell’altezza vertiginosa dell’ascesa verticale.


La consacrazione di Sestini giunge nel 2015 con la vittoria del prestigioso World Press Photo, nella sezione General News: a bordo della Fregata Bergamini, Sestini assiste alle operazioni di salvataggio Mare Nostrum, al largo delle coste libiche; dopo dodici giorni di tempesta, riesce a riprendere dall’elicottero un barcone alla deriva con un carico di 500 migranti, poi tratti in salvo. È uno scatto che attraversa il mondo e dimostra la grande sensibilità e forza estetica della sua fotografia.


Seguiranno scatti di grande popolarità come la strage di Capaci, l’affondamento della Costa Concordia all’isola del Giglio, le spiagge affollate e i più sconfinati deserti. La mostra rappresenta il proseguimento naturale di un omonimo progetto editoriale del 2018, un fotolibro edito da Contrasto Books che ripercorre quarant’anni di storia italiana esclusivamente con una serie di incredibili visioni aeree la cui unica regola è l’assenza di limiti o barriere.

 

Nota biografica

Massimo Sestini nasce a Prato nel 1963. Tra le prime attività espositive, i ritratti rock della mostra "Un diciassettenne ed il suo obiettivo" (Firenze 1980). Il reportage e lo scoop giornalistico arriva a metà anni Ottanta: da Carlo d'Inghilterra fotografato a Recanati mentre dipinge un acquerello, a Licio Gelli ripreso a Ginevra mentre è portato in carcere appena costituitosi dopo la fuga in Argentina, all’attentato al Rapido 904 nella galleria di San Benedetto Val di Sambro, con cui ottiene la sua prima copertina sul settimanale tedesco Stern. Da quel momento, Sestini, oltre a mantenere una costante attenzione per la cronaca, fondando l’agenzia che porta il suo nome e collaborando con numerosi fotoreporter, si dedica ai grandi avvenimenti d’attualità. Sarà così testimone della tragedia della Moby Prince e autore delle foto dall’alto degli attentati a Falcone e a Borsellino. Gli anni successivi porteranno altre esclusive: gli scatti aerei del Giubileo, degli scontri al G8 di Genova, dei funerali di papa Giovanni II. Inizia anche una lunga stagione di ritrattista: inviato dai principali magazine italiani e internazionali, fotografa in esclusiva i principali esponenti di politica, cultura, imprenditoria e spettacolo. Dal 2007 Sestini inizia a collaborare con varie istituzioni. Nel 2012 s’immerge con i sommozzatori della Marina Militare dentro la “Concordia” appena affondata. Nel 2014 è a bordo della “Fregata Bergamini”, testimone delle operazioni di salvataggio “Mare Nostrum”, a largo delle coste libiche. Dopo dodici giorni di tempesta, riesce a riprendere dall’elicottero un barcone di migranti tratto in salvo. La foto vince il prestigioso World Press Photo nel 2015, nella sezione General News.

Da questo Premio parte la sua ricerca con il progetto "Where Are You" nel corso del quinquennio successivo rintraccerà e fotograferà una decina dei migranti che erano su quella barca, ritratti nella loro vita definitiva, in giro per l'Europa, realizzando un documentario con National Geographic e trasmesso in tutto il mondo. Da un ritratto aereo dell’Italia – da Lampedusa alle Dolomiti – realizzato a bordo degli elicotteri della Polizia  nell'arco di un lavoro durato due anni, nascerà la mostra “Orizzonti d’Italia dagli elicotteri della Polizia di Stato”, inaugurata al Palazzo del Quirinale nel maggio 2016 alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mostra che sta girando il mondo; solo nel 2019 è stata al MAM di Mosca, in Vietnam e in Australia.

 

Progetto curato da:
Violetta Barba
Chiara Bevilacqua
Roberto Ciardo
Laura Lerario
Giancarlo Nunziato
Lucia Flora Reho

Traduzioni:

Gaia Rocca
Fotografia:
Stefano Cacciatore

con il Patrocinio del Comune di Lecce

Organizzazione:
Kunstschau e RTI Theutra – Oasimed
Main partner:
Andreella Photo

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